1 marzo
In questa magica serata
Va in onda la tristezza
In cerca di amici
Nella terra delle tigri
Dove si consuma
L’eterna guerra al genio della luce.
Inutile lanciare la sfida
Alla più bella del mondo
Lo stile fa scuola
E dopo il faccia a faccia
Trionfa, cinica, la malinconia.
2 marzo
Condannati per sempre alla convivenza
Questi mercanti
Alla conquista di leggi inosservate
Hanno sulla coscienza
Il peso delle vostre menti malate.
È opportuno proseguire
Il divorzio può attendere
Domani si decide
La scommessa della vita.
Il gioco, senza creatività
È noioso.
3 marzo
Le passioni di una vita
Si dividono ancora
Ma possono aiutarci
A prendere delle decisioni.
L’emozione batte l’intelligenza
E l’emporio dell’inutile
Ormai è un diritto.
I ricchi vivono su un altro pianeta
E a volte ritornano
In questo paese di gattopardi.
4 marzo
Il destino di una generazione
Sotto controllo, a lezione
Nei palazzi del potere
In cerca di mappe preziose
Dalle geometrie vertiginose
Preparate in famiglia.
Ecco il nuovo stile
Si recita la nostalgia
Per affondare nel passato.
5 marzo
Che disastro l’organizzatore
Era lì che balbettava
In mano al re della sinistra,
Parola d’ordine:
Efficienza e merito.
Così comincia
L’avventura che ci salverà
Tasse e libertà
E un pensiero rivolto al futuro...
Una fabbrica di poltrone.
6 marzo
Più indecisi
Contro il muro del tempo
Sepolto nell’oblio.
L’esploratore conquista il paradiso
Sul viale del tramonto
Cattura ladri
Anche di domenica
In questa lunga via
L’eguaglianza è finita
Niente demagogia
Signori delle edicole.
7 marzo
Silenzio, fuori!
«Decido da solo».
Occorre saper trattare
Per pagare gli arretrati.
Così è
Questa provocazione intelligente
Diabolica di fatto
Soltanto da vedere
Nell’arcipelago delle passioni.
8 marzo
Prendi il cuore in mano
Ritrova questa inedita poesia, e
Nell’immaginazione conquista
Il giovane paesaggio con rovine.
La terra si ribella, in nome dei divieti
Sbatte la porta a tutti, filosofi e imputati 
Riflettete ruffiani
La cautela è d’obbligo
Come le buone intenzioni, ecco le mie prigioni!
Abbiamo intervistato
Lo spirito del tempo che, sotto controllo,
Diventa storia, fa miracoli e sogna
L’eterno sogno della giovinezza.
9 marzo
Le bugie di destra e di sinistra
Per non scontentare più nessuno
Ecco la nuova Italia dei premiati.
Ambasciatori della cultura
Il vento del passato
Soffia sui vostri pensieri
L’ambiguità alberga in ognuno di noi
E il mito del doppio ci mette,
Con ironica malizia,
La pulce nell’orecchio.
10 marzo
Una fuga dalla passione
Protagonisti anche i bambini
Impegnati a creare il futuro
In cerca di poesia
Ma attenzione allo spettacolo
Dopo la festa
I migliori chiudono i battenti
Basta con gli spots
Ci rendono nervosi
I sogni che non fanno sognare.
11 marzo
Destra o sinistra?
C’è il vuoto dei sentimenti
In preda alle passioni.
È positivo essere ingombranti
Senza mandanti
Beati tra la noia
Custodi del buon gusto
Come alla ricerca del mito
In gara coi fantasmi
All’ombra di quei volgari ed orribili
Guardiani del faro.
12 marzo
Non si tocca il nuovo Principe
Dato che ci consiglia
La pubblica felicità.
Non scandalizzatevi se
Paesaggi stesi al sole
Da una lavandaia di razza
Ci danno, 
Per ridar peso alla bellezza,
Una boccata d’aria fresca.
Bene l’orchestra, la musica è colta
Ma il calcolo è sbagliato;
I matrimoni passano
Il divorzio è per l’eternità.
13 marzo
Vecchi criteri, nuovi soggetti
Un tocco di dolcezza
Sotto le lenzuola.
Un nuovo romanzo avventuroso
Sulla riva del grande fiume
Un pubblico diverso
Che non è più quello di una volta
(non riesce a trovare forme nuove)
E non fa più rumore
Con il naso turato
Sceglie il male minore.
14 marzo
Vite strozzate dai ricordi
Sotto il segno della razionalità
Un mondo rovesciato dalla fantascienza
Dove la passione da ragione al tempo.
Va di moda il filosofo virtuale
Ma il caso lascia il segno
Là dove splende il sole.
Il grande regista dell’anima
Ci ha fatto riscoprire
Una giovinezza
Da osservare dietro la finestra.
15 marzo
Programma fantasioso
Alla corte di un uomo ridicolo
Costretto ad andare da solo
Contro le nuove speranze.
Il dissenso è forte
Costano troppo poco 
Gli elisir di lunga vita
Uomini e topi
Nascono in silenzio
Schedati di nascosto
Dentro il ventre della madre.
16 marzo
È quasi una vergogna
Le parole non bastano più
Sfila la trasgressione
Ed arriva un avviso di silenzio.
La crisi è mondiale
Scoppia la polemica
E il truffatore leggendario
Ha il cuore infranto.
Vincerà la realtà
Ma un’utopia è necessaria.
17 marzo
Veleni incrociati
Per stimolare le risorse
Stangate e slogan
Non sono mai caduti
E i nuovi fondamentali dettagli
Possono bastare
Ai sopravvissuti del secolo ventesimo.
Fate attenzione, indietro non si torna
Il futuro si decide oggi
Nell’isola dei rinnegati
Dove si balla 
Il valzer delle debuttanti
18 marzo
Lavori in corso
Alla ricerca della sintesi
Per ripulire il mondo
Dalle illusioni delle comete.
I giovani diventano vecchi
Davanti al boia bianco
Quei patti col diavolo
Seguono una via anticonformista
Sino a farci strangolare dal misticismo.
Non sparate sull’uomo
È tutto regolare
Senza l’uragano delle illusioni.
19 marzo
Un palazzo per il sogno
Fa gola al gruppo di aspiranti onorevoli.
Regole più semplici
Alla conquista dei cieli
Ed alle coste più accoglienti della penisola.
L’avventura continua
Alla scoperta dell’imprevisto
E sulla scena della vita
Approda il tema dell’identità.
20 marzo
È solo illusionismo
Quello che vide
Aveva bisogno soprattutto di ascoltare.
Rifaremo l’unione, senza fretta
Liberi di pensare, con fermezza
Con l’inventiva degli intenditori.
Un canto senza fine
Queste infinite morti
Da comica finale.
21 marzo
La primavera gioca d’anticipo
Con i colori della nostalgia
Occhi alle stelle, arriva la cometa
Per vincere la noia
Di questo week-end di evasione
Lasciate stare il suo nome
Tanto non svelerà a nessuno
I misteri della vita.
22 marzo
Sotto il segno del trasformismo
Per migliorare l’efficienza
Il problema è aperto
Scocca l’ora della verità
L’insegnamento è sempre attuale
Nessun pregiudizio
Per giocare dobbiamo pagare, che vergogna!
Questa è una Babele
Stanno arrivando gli uomini
Del tempio solare
Con il pensiero orientale
Liberi di dirsi addio.
23 marzo
Il nemico invisibile
È già un classico
Con altri occhi è impossibile, 
Distrugge il cervello
E il genio degli artisti.
Virtuale ma non troppo
Questo dolce desiderio
È come andare al cinema
Niente illusioni, lasciate ogni speranza
Arrivano i guardiani delle stelle
E il mondo s’illumina di senso.
24 marzo
La gente resta fuori
Fuori da ogni cliché
Il passato ha mille facce
E il futuro di un grande arlecchino.
Meno rondini nel cielo
Brilla una stella
Che mette in dubbio le certezze antiche
Perdonate il sorriso
Di una donna moderna
Sintomo di un malessere
Tra solitudine e difficoltà.
25 marzo
Una notizia tira l’altra
A ruota libera
Con l’ambizione di trovare il meglio.
Incoroniamo il re dell’arte della menzogna
E senza il tempo di riflettere
«Chiedete perdono a Dio».
Il male di vivere , contro la poesia
Non diverte la platea
Oltre la soglia del teatro
Entrano le emozioni
Finalmente parlano i cavalli
Finalmente un eroe
26 marzo
Tagliatori di testi
Orfani della patria
La tragedia si trasferisce
Sulle strade della California.
Vane promesse, solo bugie
Il duello comincia a zig-zag mentre,
Senza controllo, si difende dalle accuse,
L’arcobaleno.
Il poeta con la valigia
Ha commosso tutti
Eravamo più vivi, dice, 
Al bando questo sogno italiano!
27 marzo
Toccherà ai leader di riserva
Sciogliere i dubbi
Robin Hood, un eroe desueto
Perché rompe gli schemi
È il cavaliere del nulla
Il plebeo che non piace
Ai giudici noiosi.
Per favore nessuna rivalsa
L’importante è arrangiarsi
La tragedia di questo secolo
Premia i migliori
28 marzo
Una storia d’amore
Senza lacrime e sangue
Tra l’artista e la metropoli.
Troppi sogni in nome della poesia
E come sempre si vive alla giornata:
Musica e fantasia.
E le parole? Una scuola di pensiero
Al servizio del potere
Come magnifiche donne di piacere:
Soprattutto ideologia.
29 marzo
La banca del tempo crea
Illusioni pericolose
Fuori da ogni regola
All’insegna delle delusioni.
L’infelicità di vivere
È una questione di stile
La felicità del poetare 
Ha ormai vinto l’angoscia della morte.
Che saggia parodia, la mia
Alle soglie del duemila
L’indifferenza uccide
Il fine, che giustifica i mezzi.
30 marzo
Una parola sola: creatività
Nel cuore del futuro
Per il piacere dissacrante
Di questo viaggio incessante.
Curiosi maestri di vita
Pellegrini del malessere
Ecco cosa fare
Bisogna riesumare
I resti di un eroe.
31 marzo
Un isola di paradiso
Libera in libero stato
Tra humour ed erotismo
Scrivi la tua canzone
Con gli occhi di una vergine
Che uccide la parola.
Niente audio: «io ballo da sola!».
1 aprile
La poesia tace
Sbattuta in prima pagina
Solo immagini e bellezza
Con il sorriso della provocazione
Senza radici e senza ipocrisie
Golosa della vita.
Lo scrittore triste
Fa ridere e pensare
Per ritrovare la spontaneità.
2 aprile
Illegali per sempre
I codici sociali
Pamphlet velenosi sulla contestazione.
Quei destini incrociati scoprono
Gli equivoci di un grande ritorno
Ma in nome della vergogna
Non basta la parola
Dopo il delitto rischia di morire
La clinica delle idee sbagliate.
3 aprile
Il mondo in gara, fatica inutile
Alla ricerca del paradiso
Dove anche l’antico diventa vecchio
Meglio far posto ai giovani
Per celebrare il centenario
E per scoprire il segreto del bosco.
Cambiate look è caduto un muro
E state a casa tanto
Non c’è mai niente di nuovo
In questo paese che lascia morire i poeti.
4 aprile
I dubbi di un giovane figlio della guerra
Il rifiuto della politica
L’arte della corruzione e dell’imbroglio.
Un sentimento antico
Attenti al diavolo 
Ha messo in banca il tempo
Per amor di verità
Una piccola rivoluzione
Bocciata dagli uomini di «scienza»
Alla ricerca del male di vivere.
5 aprile
Un genio innamorato
Da dividere in tre parti
Costruisce il nostro inconscio
Pessimo direttore
(maestro, filosofo, compositore)
Condiziona le maschere del potere
E col consenso del popolo 
Offre la bugia come tema.
L’immagine torna a graffiare
Anche sul palcoscenico
Scrivete bene di noi
Altrimenti si torna indietro
Ancora una volta serve la verità.
6 aprile
Segnato dal destino
Riconosce il diritto di morire
A rischio di un po’ di noia
Per informare senza sogni ne futuro.
Nobile speranza
Od ossessione assurda
Il ritorno all’antico
Dove nulla è più giusto del caso.
7 aprile
Un mito già in declino
Dopo una folgorante carriera
Lo hanno usato vincitori e vinti
Fra streghe e madonne
In questo mondo di pazzia
Dove una scelta di libertà
Rende la vita più difficile
Per chi decide di imparare l’avventura.
Le utopie precarie
Degli uomini senza passioni
Sfidano le battaglie
In difesa della natura
8 aprile
Oggi non ho parole
Anche se...
È un giorno come un altro
Uguale ma diverso
Per le mie sensazioni.
9 aprile
Un copione sempre uguale
Con il gelo nel cuore
Ne valeva la pena?
Quante parole inutili
Si devono imparare
Dentro il castello scalcinato
Vagando come in sogno
Ne valeva la pena?
Il futuro mi aspetta
Senza grandi clamori
Chi l’avrebbe mai detto
Sta per sciogliersi il ghiaccio
Ne valeva la pena?
10 aprile
Il poema arcaico
Proposto senza successo
È sotto accusa perché sorpreso
A dimostrare le sue bugie.
Finalmente un rapporto decisivo
Metafore esilaranti
Ma chi le capisce?
Trasmette commozione
L’utopia dell’arte totale
Con in scena un artista solitario
Moderno per eccellenza
E facile da capire
Per la sua sterminata fantasia.
11 aprile
Libera il tuo pensiero
Pensatore prestigioso
Niente è plausibile
Ma tutto è perfetto
Un eroe dei nostri tempi
Ti  regala notizie divertenti
Ovvero l’assurdo.
12 aprile
La storia non è finita
Con il declino delle ideologie
La nuova ripresa
Punta sui nostri valori
La menzogna torna a dividere
E la cultura è rimasta senza voce
Il genio normale si benda gli occhi
Dopo il trionfale debutto
C’è una foresta nera
In fondo al suo pensiero.
13 aprile
Se riesce il gioco contro la rivolta
So riconoscere i mascalzoni
Dotati di un eloquio tagliente
Ogni loro teoria è un esplosione di umori
Ed ha addosso il male di vivere
La madre di tutte le lussurie.
Per favore silenzio in città
Evitiamo le baldorie
Si aprano i salotti
Altrimenti trionfa la paura.
14 aprile
Troppa ironia senza emozioni
L’informazione affonda
E si ammala anche la ragione.
Curiamo le ferite
Creature della notte
Questa proposta indecente
È un business a suon di minuetto.
Furiosi quegli anni
Al seguito del generale, professori
La messa è finita.
15 aprile
Libertà corre sul filo
Tutti colpevoli, primitivi e moderni
Pochi brividi
Roba da uomini regolari
In quelle stanze d’albergo
Sequestrati dalla frustrazione.
Sottotiro quest’oggi
È il pirata gentiluomo
Dell’isola del tesoro.
Formidabile quell’anno
Che svegliò l’America quaranta anni fa
Ma attenti al diavolo
Con i pasticcini al limone.
16 aprile
Aspettando il tramonto
Il personaggio inquietante
Si interroga e risponde:
«All’inizio fu peccato
Sesso e violenza stiano fuori dalla porta
La natura è sogno
La vita patatrac».
C’è spazio anche per l’etica
Nella casa del blues
Ed aspettando
La scelta della colonna sonora
Lo sponsor finanzia con piacere
«L’educazione sentimentale».
17 aprile
In questa battaglia continua
Verso il carosello
Senza vendere fumo
Vince la nostalgia.
Il re dei mari
Costruisce una città segreta
Contro il pericolo di vivere.
La verità è nelle brutte copie
Negli scritti un po’ arcigni
Degli autori più noti.
18 aprile
Il futuro è adesso
Nel mondo delle fate
Ai confini della realtà
Spiega l’evoluzione dell’intelligenza.
La vera fiaba sparì dal finestrino
Come una metafora del rapporto
O il racconto di una disillusione.
Tribù di schizofrenici
Escono dai diari
Senza alcuna magia.
19 aprile
Il paradosso
Della chiarezza oscura
Tra scienza e magia
Ha avuto difficili rapporti
Sotto le macerie
Con l’antica città di Troia.
Noi tolleranti, noi indifferenti
Procediamo con prudenza
Su questa lunga strada
Lastricata di fantasmi muti.
20 aprile
L’ideologia dei fantasmi
Sollecita il grande tentatore
E nelle stanze virtuali
La rete offre gratis
Intime confessioni.
Le invenzioni nascono ancora
Continuano le speranze di tregua
Ma non cessa di stupire
Il tragico ottimista.
Annoiati dalla stupidità
In questo clima di incertezza
La parola passa
Al virus della libertà.
21 aprile
Curiosità e fantasia
Ecco di nuovo il varietà
E con tanta ironia
Si respira aria nuova.
Impariamo a pensare
A grande richiesta oggi si vota:
Ultima tentazione.
L’attimo da cogliere
Ha un domicilio sconosciuto
Lontano come uno straniero.
Ormai ha imparato la lezione
22 aprile
Una notte di euforia
Questo segreto osceno
Storie a luci rosse
Con il trionfo dell’ordine morale
Siate contenti, non nascondete
Il dramma di vivere da soli.
Il viaggio è finito per noi uomini
È stato il momento più creativo
Ma costa il doppio
Far danzare i sogni.
23 aprile 
Un vento inarrestabile
Ha cambiato il mondo
I nuovi James Bond
Dei nostri desideri
Corrono alla kermesse
Delle anime flebili.
Ora viene il difficile
È arrivata l’alba che moltiplica le paure
Ed è giusto ricordare il passato
Per progettare la democrazia.
24 aprile
Non c’è più tempo, che sorpresa
La mente è prigioniera
Si chiude nel silenzio
Insieme al nemico della scrittura.
Molto rancore per la illustre sorella
la memoria è divisa
In un mondo inquietante e surreale
I conti non tornano, verranno riscoperti
Gli eccessi dell’Italia
25 aprile
Dispensatrici di follia
Attenti ai trasformisti
Hanno scoperto
Come correre ai ripari.
La discussione è aperta
Ha gli occhi della libertà
Con occhi di ragazzo
Fra passato e presente.
Fuori dal contesto
La dolcezza è in fibrillazione
Per rinnovare i canoni tradizionali
Ha dimezzato un dramma
Per creare un circolo virtuoso.
26 aprile
Tornare al passato
Magnifica ossessione
Ecco perché la tribù nordista
È nata dalle nostre paure.
Lenta e faticosa la chiarezza
Rischia di affondare
In cerca di scena
Per il nuovo allestimento.
Occhio ai sovversivi
In fuga dalla realtà
Eccitarsi allo specchio
È ancora un antico vizio della sinistra.
27 aprile
L’alibi tra le macerie
Senza impegni ad alta fedeltà
Apre nuovi scenari
Avvolti nella rete.
Il parco della saggezza
Può opprimerci
Molto meglio il silenzio
Che notti brave da esibire
Possiamo tornare a sperare
La felicità comincia dalla catastrofe.
28 aprile
Il paese dei furbi
In cerca di fortuna
Così ha prevalso
L’oggetto del desiderio
Preparatevi ad una snervante suspense
La regina è in vendita
Siamo un popolo di mercenari.
Le idee non camminano da sole
Volano nella nebbia pericolosamente
Si ride molto
Senza sapere come andrà a finire.
29 aprile
Il dovere con rabbia
Alla prova dei fatti
L’angolo degli scandali
In mano ai ribelli
È sincero e spregiudicato
Scandalizza l’opinione pubblica
Per quel vizio decadente.
La scommessa continua
Non c’è rassegnazione
Hanno scelto la via più difficile
Essere contro
Per sentirsi liberi.
30 aprile
La morbida scelta
Non vale niente ,è troppo conciliante.
Resistono i luoghi comuni
Salvo poche eccezioni
I ricordi d’infanzia
E i limiti della ragione
Meglio la trasgressione
Di un divertente refuso
Abbasso la normalità
Sorella della stupidità.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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